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Il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 28 ottobre 2014
(pubblicato in G.U. n. 287 dell’11 dicembre) ha definito i criteri di accesso e le
modalità di utilizzo delle misure relative al contributo sperimentale per il biennio
2014/2015, pari a 40 milioni di euro sia per l’anno in corso che per il prossimo
anno, previsto dall’art. 4, comma 24, lett. b) della Legge 28 giugno 2012 n. 92,
per le madri lavoratrici e, novità in assoluto, rispetto al passato ha incluso nella
platea dei soggetti avente diritto anche le lavoratrici del pubblico impiego, esclu-
se a priori nel precedente triennio 2013/2015.
Per contributo sperimentale si intende la possibilità di richiedere voucher per l’ac-
quisto di servizi di baby sitting o un contributo per la fruizione di servizi per l’infanzia.
L’intera procedura è gestita dall’INPS e, al riguardo nel seguito, viene presa in con-
siderazione per le relative istruzioni la specifica Circolare n. 169 del 16/12/2014.
Soggetti interessati
Le lavoratrici che possono accedere al beneficio del contributo al termine del pe-
riodo del congedo di maternità e in alternativa al congedo parentale, e/o anche se
hanno già fruito in parte del beneficio, sono:
a) dipendenti di aziende private, ovvero iscritte alla gestione separata (ex art. 2, com-
ma 26, L. n. 335/1995),
b) dipendenti di Amministrazioni Pubbliche
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La misura è concessa in ragione del singolo figlio/a, quindi anche per più figli,
purchè siano rispettati i limiti temporali indicati nel DM.
Sono escluse:
- le lavoratrici esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per
l’infanzia o dei servizi privati convenzionati;
- le lavoratrici che usufruiscono dei benefici di cui al Fondo per le Politiche relative
ai diritti ed alle pari opportunità istituito con l’art. 19, comma 3, del Decreto Legge
4 giugno 2006, n. 223, convertito dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248.
- le lavoratrici in fase di gravidanza/maternità.
La misura, la durata, le modalità del beneficio
Il contributo è pari ad un importo massimo di 600 euro mensili erogati complessi-
vamente per un periodo non superiore a 6 mesi (tre per le lavoratrici iscritte alla
gestione separata) mediante due possibilità:
1) woucher per servizi di baby sitting;
2) contributo per la fruizione dei servizi della rete pubblica e privata accreditata.
Punto uno
Per i servizi di baby sitting il contributo è erogato attraverso i buoni lavoro unica-
mente cartacei (1 voucher per ogni mese di congedo parentale al quale la madre
rinuncia) con le seguenti modalità:
a. ritirati per l’importo riconosciuto dalla madre lavoratrice presso la sede provinciale
INPS territorialmente competente individuata in base alla residenza o al domicilio
dichiarato nella domanda, se diverso dalla residenza;
b. in un’unica soluzione oppure a scelta è possibile ritirarli in modo frazionato;
c. ritirati entro e non oltre 120 giorni dalla ricevuta comunicazione di accoglimento
della domanda tramite i canali telematici.
Voucher per baby-sitter e contributo per servizi
per l’infanzia anche per le lavoratrici del pubblico impiego
Marinella Vicini - Revisore MEF
Il contributo è pari
ad un importo
massimo di 600 euro
mensili erogati
complessivamente
per un periodo non
superiore a 6 mesi
Per i servizi di baby
sitting il contributo è
erogato attraverso i
buoni lavoro
unicamente cartacei
(1 voucher per ogni
mese di congedo
parentale al quale la
madre rinuncia)