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In Primo Piano
Il famoso bonus IRPEF di 80 euro in busta paga, introdotto dal Governo Renzi
lo scorso anno a partire da maggio e, del quale come redazione, ci siamo occu-
pati con diversi articoli, a partire dal 1° gennaio 2015, con l’entrata in vigore
della Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014, art. 1, commi da 12 a 15*) è
diventato strutturale. Sostanzialmente poco cambia per il lavoratore, mentre ci
dovrebbero essere (condizionale d’obbligo!) delle modifiche relative agli adempi-
menti da parte dei datori di lavoro; di seguito vediamo come si applica e a chi
spetta.
Quali differenze
Abbiamo detto che il bonus è stato reso strutturale, quindi a partire dal 1° gennaio
2015 entrerà in busta paga sotto forma di credito, infatti nel bilancio dello Stato non
si tratterà più di una maggior spesa, ma di una minor entrata, confermato dagli stes-
si esperti in materia di diritto del lavoro. Il bonus IRPEF per il 2014 era pari a 640
euro, mentre il credito per il 2015 è pari a 960 euro. Infatti, essendo partito solo a
maggio 2014 il bonus finale anche se di 80 euro circa mensili, a conti fatti era pari
appunto a 640 euro (80*8 mesi), mentre nel 2015 partendo dal 1° gennaio si arriverà
alla cifra totale di 960 euro (80*12 mensilità).
Di seguito quindi si analizza, meglio si riassume, a chi spetta e come si applica.
A chi spetta il bonus IRPEF 2015
Il credito di 960 euro, riproporzionato ai giorni di lavoro, spetta a tutti i lavoratori
dipendenti e assimilati con un reddito annuo lordo, al netto del reddito dell’abitazio-
ne principale e delle relative pertinenze e delle eventuali somme percepite quali
premi di produzione o anticipi di TFR in busta paga, compreso fra gli 8.145 e i 24.000
euro, mentre andrà a diminuire fino a scomparire per la fascia di reddito compreso
fra 24.001 e 26.000 euro.
Il bonus spetta quindi ai contribuenti che percepiscono:
- redditi di lavoro dipendente (o da disoccupazione);
- redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di cui al comma 1 dell’art. 50, del
T.U.I.R appartenenti alle seguenti categorie:
- compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative (lett. a);
- indennità e compensi percepiti a carico di terzi dai lavoratori dipendenti per
incarichi svolti in relazione a tale qualità (lett. b);
- somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio
o sussidio per fini di studio o addestramento professionale (lett. c);
- redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (lett.
c-bis);
- remunerazioni dei sacerdoti (lett. d);
- prestazioni pensionistiche di cui al D.Lgs. n. 124 del 1993 comunque erogate (lett.
h-bis);
- compensi per lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni nor-
mative (lett. l).
Nota Bene: il reddito deve superare la soglia della capienza, ovvero le detrazioni
da lavoro dipendente non devono superare l’importo dell’imposta IRPEF. Non influi-
scono nel calcolo dell’imposta le detrazioni per familiari a carico.
Bonus IRPEF da 80 euro le novità del 2015
Marinella Vicini - Revisore MEF
Nel 2015 partendo
dal 1° gennaio si
arriverà alla cifra
totale di 960 euro
(80*12 mensilità)
Il credito di 960 euro,
riproporzionato ai
giorni di lavoro,
spetta a tutti i
lavoratori dipendenti
e assimilati con un
reddito annuo lordo
compreso fra gli
8.174 e i 24.000 euro