Pais Marzo 2015 - page 13

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In Primo Piano
- Gli obiettivi di processo, che rappresentano una definizione operativa delle attività
su cui si intende agire concretamente, anno per anno, per raggiungere le priorità
strategiche individuate.
Le fonti e le analisi dei dati
Un processo di autoanalisi ha naturalmente bisogno di trarre la propria validità
intrinseca da evidenze oggettive, basate su dati quantitativi; vanno inoltre esplorati
alcuni aspetti qualitativi, che tuttavia non sempre sono agevoli da definire. Solo in
questo modo, le successive scelte valutative e le elaborazioni correlate (in termini
prima di attribuzione di livelli e poi di individuazione di priorità e di elaborazione del
piano di miglioramento) potranno trovare solidità e credibilità.
Negli anni scorsi, troppo spesso le scuole autonome hanno dovuto fare i conti con
una frammentazione di dati quantitativi ed impegnare tempo e risorse per reperirli
da fonti diverse, talvolta anche costrette a partecipare a monitoraggi e rilevazioni
scollegati tra loro e/o ripetitivi.
Una delle principali “scommesse” del nuovo Sistema Nazionale di Valutazione è
invece quella di mettere a disposizione delle scuole una Piattaforma Operativa Unita-
ria, all’interno della quale le scuole potranno reperire tutte le informazioni necessarie
per il processo di autovalutazione. Nella Piattaforma non si troveranno solo i dati
specifici della scuola, ma anche una serie di elaborazioni concernenti la situazione
nazionale che potrà e dovrà essere usata per assicurare la necessaria comparazione.
Coerentemente con la struttura del RAV, per ciascuna area i dati saranno organiz-
zati per “indicatori” e “descrittori”, secondo una mappa che l’INVALSI ha messo a di-
sposizione insieme al
format
stesso e ad un quadro teorico di riferimento.
In mancanza di veri e propri
standard
di sistema, la comparabilità dei dati diventa
così un aspetto fondamentale del processo, perché permette alle scuole di attivare
un meccanismo virtuoso di analisi comparata (
benchmarking
) che può consentire di
farsi un’idea abbastanza precisa e affidabile dello “stato dell’arte” nella specifica isti-
tuzione scolastica.
Il flusso informativo che arriverà in piattaforma deriverà da diverse fonti: il Sistema
informativo MIUR, l’INVALSI, il Questionario Scuola, altre fonti istituzionali. È forse
inutile dire che quanto più sarà ricca e “popolata” la piattaforma, tanto più le scuole
riusciranno ad approfondire l’indagine. C’è inoltre da sottolineare che, oltre ai 49 in-
dicatori previsti nella mappa allegata al RAV, le scuole potranno aggiungere autono-
me elaborazioni sotto forma di indicatori specifici, che trovano un apposito spazio
nelle diverse aree del
format
.
Per alcune aree non verranno forniti indicatori standardizzati, poiché la loro scelta
è affidata esclusivamente alle istituzioni scolastiche. Ci si riferisce, in particolare, alle
seguenti aree: competenze chiave e di cittadinanza (esiti); missione e obiettivi priori-
tari (processi); controllo dei processi (processi); valorizzazione delle competenze del-
le risorse umane (processi).
Il
format
del RAV prevede che, per ogni area, vengano indicate le fonti dei dati in
base ai quali vengono costruiti gli indicatori e inseriti i descrittori; per molti degli
indicatori, soprattutto nella sezione degli Esiti, tale fonte sarà costituita proprio dalle
rilevazioni che le scuole stesse effettuano periodicamente e che inseriscono nel SIDI;
altri indicatori riguardano i risultati delle prove standardizzate INVALSI.
Per quanto concerne in particolare il Contesto e i Processi, è stato chiesto alle
scuole, che dovranno completare tale operazione entro il 28 febbraio sul portale
dedicato alla Valutazione nel sito del MIUR, di compilare un “Questionario Scuola”,
differenziato per scuole del primo e del secondo ciclo. Grazie alla elaborazione dei
risultati di tali Questionari, l’INVALSI sarà in grado di “restituire” i dati con
benchmark
di riferimento in un’ottica comparativa, consentendo alle scuole stesse di mettere a
Una delle principali
“scommesse” del
nuovo Sistema
Nazionale di
Valutazione è quella
di mettere a
disposizione delle
scuole una
Piattaforma Operativa
Unitaria, all’interno
della quale le scuole
potranno reperire tutte
le informazioni
necessarie per il
processo di
autovalutazione
Il flusso informativo
che arriverà in
piattaforma deriverà
da diverse fonti: il
Sistema informativo
MIUR, l’INVALSI, il
Questionario Scuola,
altre fonti istituzionali
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