Pais Marzo 2015 - page 3

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Editoriale
A partire dall'inizio dell'a.s. 2014/2015 la scuola è tornata al centro delle attenzioni: prima con il documento
governativo denominato "La Buona Scuola" e poi con le misure contenute nella Legge di Stabilità 2015, che ab-
biamo commentato nell'editoriale del mese scorso.
Il Governo sta ora per definire ulteriori passaggi che dovrebbero concretizzarsi in un Decreto Legge e in un
Disegno di Legge da sottoporre all'esame del Parlamento, con l'intento di rendere operative le novità che saranno
decise dal primo settembre 2016.
Purtroppo i testi e le discussioni conosciuti dimostrano una preoccupante distrazione nei riguardi dei servizi
amministrativi, tecnici ed ausiliari - che svolgono fondamentali funzioni di supporto all'attività istituzionale delle
scuole - nonché del personale che le svolge.
Quando si parla di assunzioni straordinarie, di nuovo reclutamento, di organico funzionale, di carriere e di for-
mazione in servizio ci si rivolge esclusivamente - o quasi - al personale docente, dimostrando una approssimativa
conoscenza del complesso sistema delle Istituzioni Scolastiche.
È opinione di questa rivista che le assunzioni straordinarie debbano riguardare pure il personale ATA, anche per
sanare condizioni di precariato che si prolungano nel tempo e spesso ben oltre i tre anni oggetto di una recente
pronuncia della Corte di Giustizia Europea.
Un nuovo reclutamento serve anche per gli ATA ed in particolare per i Direttori SGA, per i quali non è mai
stato bandito un concorso nonostante l'autorizzazione rilasciata dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell'a-
prile 2011 per 450 posti.
L'organico funzionale del personale ATA potrebbe essere introdotto nelle scuole capofila di rete, se si sceglierà
questa modalità organizzativa per compiti di particolare rilievo e complessità che non è facile gestire a livello
di singola Istituzione Scolastica.
Una politica delle carriere e di profonda revisione dei profili professionali si impone pure per il personale
ATA, poiché la condizione dell'autonomia, il continuo flusso di decentramento delle funzioni e l'incedere degli
adempimenti e di nuove tecnologie richiede professionalità adeguate e continuamente aggiornate, addestrate e
formate, anche meglio retribuite.
Da non dimenticare, inoltre, l'esigenza di rivedere le decisioni sull'esternalizzazione dei servizi di pulizia - che
li hanno resi meno efficienti e più costosi - e quella di superare la presenza dei co.co.co negli uffici di segreteria,
pessima eredità degli enti locali.
Li, 27 febbraio 2015
Il Direttore
Giorgio Germani
La Buona Scuola dimentica (o rischia di dimenticare)
le funzioni amministrative
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